missione Rimini 2001
il nostro reportage sulla fiera....
la degustazione delle birre valloni
a cura di Lorenzo Dabove
tipica “bière blanche” vallona, torbida come dice il nome, dall’olfatto caratterizzato da ricche note speziate
di coriandolo e scorza d’arancia amara di Curaçao, molto fresca nel palato con delle gradevoli punte di
acidulo e di citrico, leggera, dissetante e rinfrescante, ideale per assolati pomeriggi estivi ma da bersi
piacevolmente durante tutto l’anno.
le “saisons”rappresentano lo stile più antico e tipico della Vallonia, la Brasserie de Silly ce ne propone una
versione molto piacevole, beverina e di bassa gradazione; una lieve nota di “burro” e soprattutto piacevole
“caramello” nel naso che poi si esalta nel palato; sarà molto apprezzata da chi ama le birre dotate di un bel
fruttato dolce e con un retrogusto solo leggermente amaro.
La
Vieille Bon Secours-Bière Vivante/Brasserie Caulier, 8%
bellissimo color dorato con riflessi verdognoli, schiuma generosa e compatta, olfatto caratterizzato da pungenti
note di luppolo che combattono in un deciso territorio di malto, gusto ricco di malto con note di miele d’acacia ma
sorprendentemente “dry” tenendo conto dell’alta gradazione: ottima birra caratterizzata da una luppolatura a dir
poco geniale la rende molto equilibrata e pulita.
La
Rousse des Fagnes/Brasserie Vervifontaine, 8%
ammaliante color ambrato carico con riflessi rosso-vivo, primo naso dominato dal coriandolo ma ben presto l’olfatto
promette un fruttato esplosivo (amarena strepitosa), che il palato mantiene splendidamente; birra gradevolissima,
molto beverina nonostante il suo alto tenore alcolico, è curioso notare come una lieve sensazione acidulo-acetica,
seppur lontanamente la faccia avvicinare (e non solo nel colore) ad una “rossa delle Fiandre”.
Ultra
Ecaussines/Brasserie d’Ecaussines, 8% (à la pression)
primo e promettentissimo prodotto della neonata Brasserie d’Ecaussines, l’Ultra alla spina sfoggia un bel colore
ambrato e una schiuma persistente; si avvale di un’olfatto molto profumato con note di agrumato e di zenzero,
caratteristiche che ritroviamo amplificate nel gusto e che ci portano a definire (nonostante la gradazione alcolica)
questa birra una “belgian ale”, discendente diretta delle ales britanniche.
Abbaye
de Val Dieu Brune/Brasserie de Val Dieu, 8%
dal bel colore bruno carico con riflessi rubino, schiuma sontuosa di color cappuccino, olfatto equilibrato nel tostato
con note di nocciola e carruba, gusto ricco di un fruttato che ricorda la frutta secca con decise incursioni di miele di
castagno; ottima birra d’abbazia ribadisce il talento dei birrai valloni nel regalarci delle “brune” di grande carattere e
personalità senza via di mezzo: o le ami o non le ami
Triple
Blonde des Pères de l’Abbaye d’Aulne/Brasserie Val de Sambre, 9%
stupendo color dorato carico con riflessi arancio e schiuma degna di nota , olfatto caratterizzato da un malto molto
deciso con note di miele d’acacia mentre il palato ci offre un taglio “dry” molto opportuno e un retrogusto dominato
da un luppolo contenuto ma pungente; vera e propria “tripla d’abbazia”, “dangerous drinkable” direbbe un inglese
anche se un’indubbia sensazione di calore ci fa ricordare il suo alto tenore alcolico.
Abbaye
des Rocs/Brasserie de l’Abbaye des Rocs, 9%
color molto bello di tonaca di frate, schiuma molto abbondante che trattiene adeguatamente tutti gli aromi (pepe nero,
zenzero, agrumi, liquirizia) che questa complessa birra può vantare; gusto sontuoso nel fruttato (prugna cotta,
carruba e tamarindo tra l’altro) con note di tostato (pinoli) e di speziato (pepe nero); un classico della produzione
artigianale vallona celebrato dagli appassionati di tutto il mondo.
Rader-Bière
au genièvre/Brasserie Rademacher, 10.5%
color paglierino carico con riflessi dorati e schiuma che denota una certa frizzantezza, olfatto molto originale con
fiori freschi e leggero caglio di latte, profumo di lievito e crosta di pane; gusto delicato nonostante la notevole
gradazione alcolica che ci viene tuttavia ben presto ricordata da un calore nel palato sempre crescente; vera e
propria birra: a dispetto del nome non si avverte la presenza del ginepro ma un “dry” tipico dei grani crudi
(frumento e segale dichiarati).